SCHEDE FAST – CRISI SISMICA – POTENZIALE RISCHIO PER LA COLLETTIVITÀ
- 17 Febbraio 2017
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Lettera inviata all’ordine degli Ingg di Ancona. Riguarda le #SCHEDEFAST ed i pericoli che vi si annidano sia per i #terremotati sia per i #professionisti.
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All’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona
Egregio Presidente,
mi permetto di segnalare l’inadeguatezza e contraddittorietà della scheda #FAST, da utilizzare per la valutazione dell’agibilità degli edifici nella crisi sismica che ha colpito di recente e sta colpendo il centro Italia, dalla quale potrebbe derivare anche un potenziale rischio per la collettività.
A seguito della crisi sismica del centro Italia, già solo nelle #Marche vi sono circa 80.000 edifici da esaminare per via delle richieste dei rispettivi proprietari che, ovviamente, sono preoccupati della sicurezza dei loro stabili oltre che delle procedure per l’eventuale accesso ai contributi economici per la ricostruzione.
La protezione Civile ed il Commissario straordinario per la ricostruzione hanno determinato che l’agibilità degli edifici debba essere valutata compilando una scheda denominata FAST, la quale sostituisce quella più complessa ed articolata, da compilare comunque successivamente per l’emergenza post-sisma, denominata #Aedes (#Agibiltà e #Danno in #Emergenza #Sismica).
Il nome, scheda FAST, di cui in seguito un estratto, lo dice chiaramente: si tratta di schede “#veloci”. Le note esplicative della scheda FAST, chiariscono che la scheda è speditiva, condotta in tempi limitati ed in base alla semplice analisi visiva.
“Esito FAST Finale: va scelta una sola delle opzioni riportate. Il giudizio va emesso tenendo conto che: la valutazione di agibilità in emergenza postsismica è una valutazione temporanea e speditiva – vale a dire formulata sulla base di un giudizio esperto e condotta in tempi limitati, in base alla semplice analisi visiva ed alla raccolta di informazioni facilmente accessibili – volta a stabilire se, in presenza di una crisi sismica in atto, gli edifici colpiti dal terremoto possano essere utilizzati restando ragionevolmente protetta la vita umana. Il giudizio «#Agibile» significa che a seguito di una scossa successiva, di intensità non superiore a quella per cui è richiesta la verifica, sia ragionevole supporre che non ne derivi un incremento significativo del livello di danneggiamento generale. L’esito «Edificio agibile» va scelto, quindi, se si soddisfa pienamente la precedente definizione. Invece, se le condizioni di rischio derivanti dallo stato di danneggiamento dello stesso edificio non sono considerabili basse, si opterà per l’esito «Edificio non #utilizzabile».”
Quindi un giudizio sommario e veloce, ma in base al quale stabilire se “in presenza di una crisi #sismica in atto, gli edifici colpiti dal terremoto possano essere utilizzati restando ragionevolmente protetta la vita umana.”
Innanzitutto la prima pericolosa contraddittorietà: il titolo delle note esplicative è il seguente:
“SCHEDA FAST PER IL #RILEVAMENTO SUI FABBRICATI PER L’AGIBILITÀ SINTETICA POST-#TERREMOTO (vers. 01/2016)”
Quindi una scheda da utilizzare per l’agibilità nel post-terremoto. Invece nelle note esplicative è detto che il giudizio della scheda è da rendere “in presenza di una crisi simica in atto”.
In sostanza, con un giudizio speditivo, veloce e sintetico si chiede di giudicare la vulnerabilità di un edificio e tranquillizzare la popolazione al punto di consentire il loro re-ingresso nelle abitazioni anche in presenza di crisi sismica.
Il giudizio di #vulnerabilità, invece, richiede, come noto e facile da immaginare, studi ed approfondimenti, conoscenza dettagliata dell’edificio, della qualità dei materiali da costruzione presenti ed altro ancora. Solo così si può esprimere un giudizio serio e corretto ed informare il #proprietario delle conseguenze.
Inoltre, mi preme evidenziare che, ai #professionisti che intervengono per la compilazione delle schede FAST, per altro volontariamente e gratuitamente ed in gran parte giovani professionisti, è chiesta una elevata produttività giornaliera, altrimenti si vanificherebbe la stessa essenza della scheda FAST.
Il compito è ovviamente facile nel caso di edifici gravemente danneggiati: l’edificio viene dichiarato NON utilizzabile e non vi sono incertezze.
Ma dove il danneggiamento è inferiore, le #lesioni meno marcate (ma non per questo meno pericolose), ecco che il giudizio del tecnico, sebbene teoricamente esperto, può essere fallace, proprio a causa della impossibilità di conoscere in dettaglio l’edificio per via della assenza di dati e della fretta imposta e della superficialità dell’esame richiesto.
Con le schede FAST, si spera che molti degli 80.000 edifici per i quali è stata fatta richiesta di esame, possano essere dichiarati agibili e quindi far ritornare i proprietari che oggi sono fuori casa, oppure consentire il loro permanere nell’immobile. E’ presumibile invece che i professionisti che redigeranno le schede FAST, nell’incertezza, optino, è da augurarselo!, per un esito di non abitabilità.
Ne conseguirà un ulteriore costo, enorme, per la collettività e disagi sempre maggiori per i cittadini che saranno costretti a lasciare le loro abitazioni pure laddove, forse, un giudizio più attento ed una conoscenza dell’edificio, potevano consentirne l’abitazione.
Ma il proprietario, può effettivamente ritenersi sicuro sulla base di un giudizio sommario e veloce? Oppure dobbiamo prepararci ad una nuova sciagura nel caso in cui dovesse, come ha annunciato alcuni giorni fa la Commissione Grandi Rischi, verificarsi un nuovo sisma addirittura anche di grado 7 della scala Richter?
In ultimo evidenzio che a mio parere la scheda FAST, così come la Aedes, è completamente inutile poiché il “via libera al finanziamento” lo determina nei fatti la dettagliatissima “relazione sul livello operativo” che è un elaborato obbligatorio del progetto esecutivo: elaborato in cui si confermano o si riducono gli esiti di agibilità e di conseguenza i contributi.
Per completezza, sarebbe sufficiente stabilire una soglia minima di danno (mai definita ad oggi!) al di sopra della quale l’edificio deve essere dichiarato NON utilizzabile e non lasciare alla velocità e superficialità della ricognizione da fare con la scheda FAST: sarà quindi il proprietario a scegliere un professionista di fiducia e farsi valutare l’edificio e consigliare su come renderlo più sicuro, anche qualora fosse agibile.
Ritengo che l’Ordine debba informare gli iscritti sulle responsabilità, quanto meno morali, correlate alla compilazione della scheda FAST e, se del caso, informare la Prefettura per il potenziale rischio cui vanno incontro i cittadini terremotati.
I più cordiali saluti.
Ancona 27/01/2017
Ing. Livio Gambacorta